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Sciopero in difesa di occupazione; salario e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ultimo aggiornamento Lunedì 19 Ottobre 2015 07:44 Scritto da Sandro Venerdì 16 Ottobre 2015 11:32
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Roma, 16 Ottobre 2015
COMUNICATO SINDACALE AI LAVORATORI
L’USI CONFERMA LO SCIOPERO DEL 19 OTTOBRE ALL’AMA, ALLA ROMA MULTISERVIZI E NELLE AZIENDE IN APPALTO O SUBAPPALTO E INDICE UNA CONFERENZA STAMPA PER LE 12 IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO, NEL CORSO DI RIUNIONE PUBBLICA-ASSEMBLEA DI DELEGAZIONE DI OPERAI, CON RICHIESTA DI COLLOQUIO CON IL GABINETTO DEL SINDACO, CONTRO PRIVATIZZAZIONE SERVIZI SPAZZAMENTO, RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI, BANDI DI GARA AL RIBASSO, SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NON ADEGUATE, CONTRO LICENZIAMENTI ALLA COOP SOCIALE EDERA ED ESUBERI A MULTISERVIZI (rimane sempre in ballo il bando in global service a 5 lotti, sospeso ma NON ANNULLATO DAL COMUNE, che riguarda i dipendenti di Roma Multiservizi).
LO SCIOPERO E’ DA CONSIDERARSI COME UN MOMENTO DI DENUNCIA DELLA GRAVE SITUAZIONE CHE SI STA VIVENDO NEL COMPARTO DELLE IMPRESE DI RACCOLTA RIFIUTI, DALLA DIFFERENZIATA AI RIFIUTI PERICOLOSI, CON UN NETTO PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO, CON TAGLI AI SERVIZI, BANDI IRREGOLARI CON MANCANZA DI CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA E MASSICCI LICENZIAMENTI DI OPERAI DELLE AZIENDE IN APPALTO E SUBAPPALTO
- IL 19 MATTINA DALLE 11, DELEGAZIONI DI OPERAI IN RIUNIONE PUBBLICA E ASSEMBLEA IN CAMPIDOGLIO PER RICHIEDERE COLLOQUIOI AL GABINETTO DEL SINDACO, A SEGUITO DELL’INCONTRO DEL 9 OTTOBRE IN PREFETTURA, PER DENUNCIARE LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE E I LICENZIAMENTI CHE STANNO AVVENENDO IN QUESTI GIORNI. ALLE ORE 12 CONFERENZA STAMPA.
Motivazioni dello stato di agitazione e dello sciopero:
contrasto a tagli, minori finanziamenti e ridimensionamenti a seguito approvazione Bilancio 2015 di Roma Capitale e delibere propedeutiche e allegati anni 2016-2017, per garanzia continuità servizi, attività e progetti svolti da aziende comunali, partecipate, per garanzia in tutti i bandi di gara, per appalti, affidamenti e convenzioni, del rispetto e inserimento di “clausola sociale”, per salvaguardia occupazionale, salariale e regimi contrattuali nei servizi in affidamento e appalto, per tutela delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per contrasto a penalizzazioni per Dipartimenti e Municipi su servizi alla cittadinanza e alle condizioni di lavoro, su inchieste connesse a c.d. “Mafia Capitale”, per contrasto a privatizzazioni ed esternalizzazioni di servizi a soggetti esterni a seguito ristrutturazioni e riorganizzazioni aziendali nelle società AMA e controllate-partecipate
SEGRETERIA INTERCATEGORIALE USI
La resa della “sinistra Pd”. come nel passato
Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Ottobre 2015 13:28 Scritto da Sandro Mercoledì 07 Ottobre 2015 13:24
La resa della “sinistra Pd”: è la liquidazione definitiva
di Aldo Giannuli
Con il voto sulla riforma costituzionale, la “sinistra” Pd si è definitivamente arresa a Renzi. Poco importa che il fiorentino abbia concesso qualcosa (peraltro irrilevante ai fini dei nuovi equilibri istituzionali), anche se avesse concesso la piena elettività di tutto il nuovo Senato, non cambierebbe nulla dal punto di vista politico perché quello che conta è che:
a- Renzi ha dimostrato di aver avuto la forza di fare la più radicale riforma costituzionale dal 1948 in poi e che si tratti di una riforma peggiorativa non ha peso;
b- Renzi ha piegato la minoranza del suo partito;
c- La minoranza ha perso l’ultima occasione per dimostrare di essere altro dal renzismo: se, dopo la riforma elettorale e il job act, ha votato anche la riforma della Costituzione, non ha senso che, d’ora in poi, minacci di votare contro qualsiasi altra cosa: in primo luogo perché non le crederebbe più nessuno, in secondo perché, a questo punto, nessun elettore capirebbe un improvviso irrigidimento su qualsiasi altra cosa, dopo che si è ceduto sulla Costituzione. Vedrete che voteranno anche la legge antisciopero.
d- La “unconditional surrender” di questi giorni azzera anche ogni potere di contrattazione di Verdini, Sel, Ndc eccetera perché ormai è chiaro che Renzi avrebbe comunque la maggioranza e quindi, ormai, siamo in pieno “regime”;
e- Questo lo hanno capito tutti nel gregge della minoranza Pd e, d’ora in poi, sarà una corsa a chi si vende prima al padrone del Pd il quale, per parte sua, alla prima occasione, massacrerà questo branco di incapaci per riempire le liste di suoi giannizzeri. E se farà fuori anche Bersani e Cuperlo, ci farà un segnalato piacere e gliene saremo grati.
Dunque, questa è la definitiva scomparsa della “sinistra” Pd e, con essa, anche di quel che resta del vecchio Pci. Ed in qualche modo è giusto che sia così: la disciplina da caserma in cui sono stati allevati i militanti del Pci, per cui “Il partito ha sempre ragione”, “meglio avere torto con il partito che ragione da soli”, “tutto è preferibile all’aborrita scissione” e via belando, ha come suo esito il fatto che quel che resta dei vecchi militanti del Pci devono adattarsi all’idea di finire i loro giorni in un partito fascistoide e paramassonico: “uniquisque suum”.
E si preparino anche a fare i crumiri in caso di scioperi non autorizzati: non gli costerà molto, tanto sono abituati a tutto.
Nota personale: anche nel passato anni '70, non erano diversi le loro anime sono grigie come nel passato.
Air France. Licenzia.
Ultimo aggiornamento Lunedì 05 Ottobre 2015 16:20 Scritto da Sandro Lunedì 05 Ottobre 2015 13:25
Air France: manager scappa dai dipendenti a torso nudo
La foto fa il giro del web
Rivolta dei dipendenti Air France: in un centinaio sono entrati nella sede della compagnia, urlando slogan contro i dirigenti. Il capo risorse umane, Xavier Broseta, si è visto costretto a scappare a torso nudo, con la camicia strappata. Secondo il sindacato CGT citato dal Figaro, l'uomo - la cui foto a torso nudo impazza sul web - ha dovuto scalare "delle barriere per salvarsi".
La riunione del comitato centrale d'impresa di Air France, che deve decidere quanti posti di lavoro saranno tagliati nel prossimo piano di rilancio, è stata interrotta da "diverse centinaia" di dipendenti in protesta, che sono entrati nella sede urlando slogan contro i dirigenti. Lo riportano fonti sindacali, citate dai media francesi.
Il meeting, precisa la società, riprenderà alle 14.30.
Scala «le barriere per salvarsi».
Air France: de Juniac, verso nuovi pesanti tagli personale
Non esclusi licenziamenti secchi
Le trattative con i piloti sul nuovo piano di ristrutturazione, e in particolare sull'aumento della produttivita', sono fallite, e ora Air France dovra' procedere con "un rilevante piano di riduzione del personale", in cui non sono esclusi licenziamenti secchi "come ultima ratio". Lo ha spiegato in questi giorni l'amministratore delegato del gruppo Air France-Klm, Alexandre de Juniac, ai microfoni di Europe 1.
Il top manager non ha dato dettagli sul numero di posti che saranno tagliati, ma i media francesi parlano di diverse migliaia, fino a 3.000.
La cifra definitiva dovrebbe essere determinata in una riunione del comitato centrale d'impresa, fissata lunedi'. "Quel che ci siamo impegnati a fare e' tentare di privilegiare le partenze volontarie", ha spiegatp de Juniac, ma "se servira', la compagnia potrebbe ricorrere a partenze non volontarie", che saranno pero' "eccezionali e limitate". La compagnia francese si era data tempo fino al 30 settembre per trovare un accordo con il sindacato dei piloti sulle "misure di produttivita'" per ottenere, nelle parole della societa', "un ritorno ai profitti durevole". Ma nella serata di ieri si e' vista costretta ad annunciare ufficialmente il fallimento delle trattative, e il conseguente avvio di un "piano alternativo" per il rilancio della competitivita' rispetto al progetto originale, battezzato 'Perform 2020'. Stamattina, pero', sia de Juniac sia un rappresentante del sindacato maggioritario dei piloti non hanno escluso che si possa riaprire il negoziato, con "nuove proposte".
Cosa Prevede il progetto di Air Frace.
«Perform 2020» interessa, nel dettaglio 300 piloti, 900 assistenti vi volo e 1.700 personale di terra.
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