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"Lotta di Classe"
(in fase di nuova elaborazione)
Elezioni RSU a Caltanissetta!
Carissime Colleghe, carissimi Colleghi, Amiche e Amici, Compagne e Compagni
L’usi rompe il silenzio, visto che oramai siamo vicini alle elezioni del rinnovo della RSU 2018, elezioni che si terranno il 17, 18 e 19 APRILE nel nostro ente (Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta) si sente il bisogno di FARE SINDACATO VERO.
Negli ultimi anni ed ancor oggi l’attività sindacale dell’USI riempie pienamente l’esistenza dei propri militanti che animo e corpo difendono diverse realtà lavorative, dislocate nel territorio della nostra isola, ove le condizioni lavorative sono realmente da terzo mondo, con salari decurtati spesso del 50% ed oltre, ove le Lavoratrici e i Lavoratori prima di avanzare vertenza ci pensano decine di volte, perché minacciate/i e non tutelate/i dalle ultime norme che regolano il mondo del lavoro, JOBS ACT varati dagli ultimi governo Filo-Padronali ed Anti-Operaisti.
Ci preme ringraziare tutti quelli che ci dimostrano ogni giorno tantissimo affetto e stima.....tutti quelli che ci hanno inviato auguri e messaggi di sostegno e di solidarietà inerentemente all'attività sindacale che svolgiAMO (vedi anche le battaglie inerenti al caro-acqua e per la sua ripubblicizzazione) non vista di buon occhio da chi la verità dà tanto fastidio.
FARE ATTIVITÀ SINDACALE NELL’USI, DOVE NON GODIAMO DI DISTACCHI SINDACALI, È PESANTE MA NON IMPOSSIBILE.
ChiediAMO il sostegno a Voi Colleghe, Colleghi, Amiche, Amici, Compagne e Compagni, chiediAMO il sostegno anche a chi non la pensa come noi, perché abbiAMO a cuore anche le tue condizioni lavorative e trattamenti.
L’USI preannuncia una CAMPAGNA di LOTTA e di CONTRASTO verso questo ente che sta facendo acqua da tutte le parti (vedi STRADE, EDIFICI e SERVIZI di nostra pertinenza).
L’USI si IMPEGNA REALMENTE a riprendere la campagna in favore del Buono Pasto ed auspica la partecipazione di Voi Tutte/i.
L’USI si IMPEGNA REALMENTE in favore della riattivazione del godimento dell’INDENNITÀ DI DISAGIO in favore dei Colleghi Cantonieri a cui l’allora Ing. Capo Tomasella, appena insediato la tolse, come se fosse una optional, mantenendola giustamente nel contempo ai Capi-Cantonieri.
Sta dell’incredibile che le condizione lavorative dei Colleghi Cantonieri non sono considerate disagiate, che svolgono la loro attività sotto il sole, col vento, con i fanghi, subendo attacchi dagli insetti fastidiosi che attratti dai loro sudori s’avvicinano a loro per succhiare i loro sali e sudori o per pungerli, senza aria condizionata, senza termosifoni, ecc… ed ecc…, scusate dimenticavo e senza cessi, che per fare i propri bisogni si arrangiano
E POI, E POI, E POI ……………., VEDREMO.
SE LA LISTA USI AVRA’ SUCCESSO DIPENDE da TUTTI NOIIIIIIIIII.
Candidati USI 2018 |
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DIFRANCESCO |
Calogero |
Sutera 21.09.1954 |
FALCONE |
Michele Giuseppe |
San Cataldo 16.04.1973 |
PETIX |
Lorenzo Rosario |
Caltanissetta 27.10.1957 |
RIZZA |
Francesca |
Caltanissetta 05.09.1965 |
Si possono dare due preferenze, VOTATECIIIIIIIII
8 MARZO 2018,
8 MARZO 2018 Sciopero Generale e Festa della Donna |
|
NESSUNA DONNA PUÒ ESSERE PROPRIETÀ O
OSTAGGIO DI UN UOMO,
DI UNO STATO, NÈ TANTOMENTO
DI UNA RELIGIONE
"Queste righe sono dedicate a voi AMICHE donne che credete nei valori inviolabili della vita, principalmente nel rispetto del proprio simile, senza sé e senza ma. Per chi crede che c’è ancora tanto da cambiare, che le conquiste fatte non siano ancora sufficienti, li dedico soprattutto a chi NON ci crede, a quelle donne che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare.
A quelle donne che hanno conquistato con le unghie e con i denti molti diritti civili che hanno permesso di passare da una condizione di eterne "minorenni" sotto "tutela" a una forma di autodeterminazione sempre più definita, e che hanno conquistato diverse libertà, oggi minacciate dal padronato, come la tutela delle "lavoratrici madri".
E mentre altri parlano di diritto alla vita, di "valori morali", oggi necessita invocare il diritto della DONNA, e non solo, di decidere la propria sessualità.
L’UMANITA’ INTERA ha grandi debiti con le donne e con quelle che ci hanno preceduto, perché procreatrice del GENERE UMANO, dobbiamo tutelare il materno corpo delle donne.
Cambiare la mostruosità giuridica su la trasmissione obbligatoria del cognome paterno, la perdurante violabilità del corpo femminile nella pratica sociale di molti uomini, oggi più che mai siamo contro ogni tipo di pratica della vendita del corpo femminile e non solo, siamo per lo STATO AUTORGANIZZATO e LAVORATORE.
Pensiamo poi ai problemi sul lavoro e, dunque, ai datori che temono le assenze, i congedi per maternità, le malattie di figli e congiunti vari, cosicché le donne spesso scelgono un impiego a tempo parziale, penalizzando la propria carriera.
Un altro problema, è quello delle violenze, specie in famiglia, dei FEMMINICIDI.
Inoltre, la società fa passare pubblicità sessiste o che incitano allo stupro; pornografie e immagini che banalizzano le violenze alle donne.
Necessita ricordare che le donne sono di sesso femminile prima ancora di essere mogli, madri e sorelle.
a te amica DONNA che credi o non credi nella lotta,
a te amica DONNA che credi che tanto ancora c’è da cambiare,
a te amica DONNA che credi nelle conquiste che altre donne hanno fatto e che ancora non sono sufficienti,
a te amica DONNA che ti sei arresa,
a te amica DONNA convinta di poterti accontentare,
a te amica DONNA che pensi che il "femminismo" sia l’estremo opposto del "maschilismo".
CON LA SPERANZA CHE LA
MIMOSA
NON FIORISCA UN GIORNO SOLO
AUGURI AMICA DONNA
UNICO VERO FUTURO DELL'UMANITA'
Unione Sindacale Italiana – Sicilia
Via Re DItalia n.10 Caltanissetta
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SAN GIORGIO DI NOGARO. USI - SCIOPERO
Sciopero alla vetreria: momenti di tensione con Digos e carabinieri
USI - SCIOPERO
Via al presidio di 24 ore delle maestranze.
Il sindacato: manca sicurezza.
La solidarietà del sindaco
05 Febbraio, 2018
SAN GIORGIO DI NOGARO.
Momenti di tensione, ieri mattina, tra le maestranze della Vetreria Sisecam (ex Sangalli) di San Giorgio di Nogaro per l’arrivo delle forze dell’ordine, Digos e Carabinieri, durante lo sciopero indetto dall’Unione sindacale italiana per il mancato corrispettivo dei premi di produzione e per “le carenze nell’applicazione delle norme sulla sicurezza”.
Stop all’attività produttiva e all’ingresso dei mezzi pesanti nello stabilimento dell’Aussa Corno.
La presenza delle forte dell’ordine durante la manifestazione ha lasciato perplessi i lavoratori che non ritenevano necessario un simile dispiegamento (sei mezzi e diversi uomini) «per una protesta pacifica per i propri diritti». E c’è chi ha collegato il fatto alla visita in Italia del presidente Erdogan (Sisecam è un gruppo turco).
Il presidio dei 150 lavoratori, iniziato alle 22 di domenica, si concluderà oggi alle 6, dopo che nella giornata di ieri la direzione Sisecam è stato a lungo a colloquio con il segretario nazionale Usi Renato Grego, per sbloccare la situazione.
Nulla è stato raggiunto: ci si rivedrà il 10 febbraio per un ulteriore confronto.
Si stanno valutando ulteriori azioni di protesta per i prossimi giorni.
A portare solidarietà ai lavoratori anche il sindaco Pietro Del Frate, che si è recato a parlare con le maestranze per capire le motivazioni dello sciopero.
L’Usi in un comunicato afferma che a seguito di molteplici e infruttuosi incontri con la direzione aziendale, «dopo aver indetto lo sciopero con stop a tutte le attività produttive, intende continuare un percorso di lotta in difesa dei diritti dei lavoratori in risposta al totale disinteresse da parte dell’azienda ai problemi inerenti la crescita sociale, personale ed economica dei lavoratori stessi.
La Sisecam Flat Glass Italy– si afferma– aveva promesso di erogare il premio di produttività 2017 entro gennaio 2018.
Ancora ad oggi la direzione non ha nemmeno comunicato i parametri di valutazione e calcolo di questo premio.
Ma vi è di più.
Ad ottobre, dopo varie segnalazioni da parte di questo sindacato inerenti le falle che ci sono in materia di sicurezza all’interno dello stabilimento, un lavoratore ha subito un infortunio.
A seguito di ciò L’Usi ha presentato un esposto alla Procura di Udine. Il sospetto è che la Sisecam in una sorta di ritorsione a seguito delle denunce, ha volutamente prolungato le trattative per la determinazione del premio di produttività».
Il Picchetto dei Lavoratori davanti alla portineria.
Strage di VIAREGGIO. Riceviamo e Pubblichiamo.
UNIONE SINDACALE ITALIANA
aderente e promotrice della Rete nazionale
per la salute e la sicurezza sul lavoro sui terrtori
a Roma Comitato 5 aprilee
mail nazionale: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Riceviamo e volentieri inoltriamo il materiale prodotto dai ferrovieri e dalla redazione della rivista ANCORA IN MARCIA, sulla strage di VIAREGGIO.
Ne condividiamo le valutazioni, non essendo Usi confederazione sindacale di stampo giustizialista, la condanna penale ci interessa relativamente, quello che ha valore è l'accertamento delle responsabilità (mettere sullo stesso piano i padroni e l'operaio materiale esecutore della manovra...è una giustizia formale ma una ingiustizia sociale, nella sostanza) e la prosecuzione per la messa in sicurezza delle reti e del sistema ferroviario, oltre che la salute di chi ci lavora, dei passeggeri e del personale viaggiante (anche quando si tratta di treni merci ...), della cittadinanza.
ORA E SEMPRE RESISTENZA, 8 MARZO SCIOPERO GENERALE E SOCIALE PER RI-CONQUISTARE DIRITTI, DIGNITA', LIBERTA', LAVORO, SALARIO, SERVIZI PUBBLICI PER TUTTI E TUTTE (specie classi lavoratrici e settori sfruttati), CONTRO LE DISCRIMINAZIONI E LE VIOLENZE SULLE DONNE, NELLE STRADE, SUI POSTI DI LAVORO, IN CASA...
LO SCIOPERO GENERALE E SOCIALE E' UN'AZIONE DI LOTTA SOLIDALE, COLLETTIVA, UTILE 8 MARZO 2017 PRATICHIAMOLA IN MASSA IN OCCASIONE DI GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE
USI Confederazione sindacale autorganizzata, autogestita, indipendente fondata nel 1912
sito nazionale ufficiale www.unionesindacaleitaliana.eu
e mail segreteria nazionale collegiale:
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ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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STRAGE DI VIAREGGIO, IN DETTAGLIO LE CONDANNE, LE ASSOLUZIONI E IL NEO DELLA SENTENZA
Il Dispositivo della sentenza - Le condanne nel dettaglio
STRAGE DI VIAREGGIO, DOPO LA SENTENZA, SUL SITO www.inmarcia.it, I DETTAGLI E ALCUNI COMMENTI. FRA 90 GIORNI SARÀ PUBBLICATO L'INTERO PROVVEDIMENTO
LA SENTENZA
Il Tribunale di Lucca, dopo un processo durato oltre sette anni, ha emesso la sentenza sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009. Nel disastro ferroviario morirono 32 persone a causa delle esplosioni e delle fiamme che avvolsero l'intero quartiere di Via Ponchielli, adiacente alla stazione. La causa fu la rottura di un asse, il conseguente ribaltamento e la fuoriuscita di circa 30.000 litri di GPL da una delle 14 cisterne squarciate nell'urto... leggi tutto...
23 CONDANNE E 10 ASSOLUZIONI
In un'aula gremita di persone all'inverosimile ma in un silenzio assoluto e quasi irreale, alle 15 in punto il Presidente del Collegio Gerardo Boragine, ha letto il verdetto che ha condannato 23 imputati tra 5 e 9 anni, tra loro Mauro Moretti (7anni), Michele Elia (7 anni e 6 mesi), Vincenzo Soprano (7 anni e 6 mesi) e Giulio Margarita (6 anni e 6 mesi) e assolto gli altri dieci.
Condannate per responsabilità amministrative pure cinque società, tre assolte... leggi tutto...
CONFERMATA SOSTANZA DELLE ACCUSE
- Pur riducendo la maggior parte delle pene richieste, la sentenza ha confermato l'impianto accusatorio e l'individuazione delle responsabilità anche per gli amministratori... leggi tutto...
MINUZIOSA DIFFERENZIAZIONE DELLE RESPONSABILITA'
- Qui sotto il quadro completo delle condanne per ciascuno degli imputati... leggi tutto...
IL NEO DELLA SENTENZA
- Un neo della sentenza, che per questo aspetto mostra una visione miope della realtà e delle dinamiche in atto nei luoghi di lavoro, lo rileviamo dalla pesante condanna dell'operaio Uwe Kriebel, l'esecutore manuale del controllo ad ultrasuoni, ovvero l'ultimo anello della catena, estraneo a ruoli di comandoe di responsabilità... leggi tutto...
L'OPERAIO ED IL PADRONE, NESSUNA DIFFERENZA
- Un operatore può senz'altro sbagliare ed essere per questo sanzionato, anche penalmente, ma riteniamo ingiusto non discernere la differenza tra chi può commettere un errore manuale e chi pur avendone il potere, i mezzi e l'obbligo giuridico e morale - trattandosi di manutenzioni delicatissime e ad alto impatto sulla sicurezza - non predispone tutte le misure idonee a 'filtrare' e 'correggere' tutti i possibili errori o le imprecisioni in cui l'operatore può incappare... leggi tutto...
UNA CONDANNA "INGIUSTAMENTE EGUALITARIA"
- Le scala delle profonde differenze di ruoli gerarchici, di potere, di mansioni e di salario su cui si regge l'intero sistema ecomomico occidentale, sembra scomparire all'improvviso
di fronte alla legge al momento di graduare le responsabilità e comminare le pene... leggi tutto...
ORA IL SISTEMA FERROVIARIO DEVE CAMBIARE
- Questa sentenza ha messo sotto accusa l'intero sistema ferroviario internazionale, nelle sue articolazioni industriali e finanziarie ed il condizionamento politico economico operato verso le istituzioni preposte ai controlli, a partire dall'Agenzia ferroviaria europea (E.R.A.)... leggi tutto...
LA NOSTRA BATTAGLIA PER LA SICUREZZA CONTINUA
- In attesa delle motivazioni della sentenza, è necessaria una vera e propria 'campagna d'opinione', per correggere e modificare le normative europee sul trasporto di merci pericolose, iniziando dal mettere in discussione l'ERA, le sue regole e - prosumibilmente - i suoi stessi membri... leggi tutto...
A FIANCO AI FAMILIARI DELLE VITTIME
- La sentenza pur segnando un punto fermo sulle responsabilità, ha lasciato parzialmente insoddisfatto chi ha perso tra le fiamme una o più persone care. La nostra rivista proseguirà nell'impegno profuso fino ad oggi per sostenere i familiari, i cittadini di Viareggio ed i ferrovieri organizzari nell'Assemblea 29 giugno. Saremo al loro fianco... leggi tutto...
Quadro riepilogativo delle pene per ciascun imputato
Imputato |
Qualifica |
Sentenza Tribunale di Lucca 31-01-2017 |
Richiesta della Procura |
|
1 |
Andronico Salvatore |
Responsabile struttura Sicurezza Trenitalia Cargo |
6 anni |
9 anni |
2 |
Andreas Barth |
Dipendente Jungenthal Gmbh, primo sostituto del responsabile di officina |
assolto |
assoluzione |
3 |
Helmut Broedel |
Responsabile officina sale di Jungenthal |
8 anni |
9 anni |
4 |
Andreas Carlsson |
Responsabile di stabilimento dell'Officina Jungenthal Gmbh |
assolto |
assoluzione |
5 |
Castaldo Mario |
Direttore Divisione Cargo, ex ad di Cargo Chemical |
7 anni |
9 anni |
6 |
Costa Giovanni |
Responsabile Unità produttiva Divisione tecnica Rfi Spa |
6 anni |
9 anni |
7 |
Di Marco Giorgio |
Ex responsabile Unità Produttiva Direzione tecnica Rfi Spa |
6 anni |
9 anni |
8 |
Di Venuta Calogero |
Ex direttore compartimentale infrastruttura Firenze |
assolto |
5 anni |
9 |
Elia Mario Michele |
Amministratore delegato di Rfi, ex responsabile Armamento ed ex responsabile della Direzione tecnica Rfi (più di recente ex ad del Gruppo Ferrovie) |
7 anni e 6 mesi |
15 anni |
10 |
Farneti Giuseppe |
Ex responsabile Armamento Rfi |
assolto |
6 anni e mezzo |
11 |
Favo Francesco |
Ex responsabile della struttura di Certificazione sicurezza imprese ferroviarie e dell'Istituto sperimentale della Direzione tecnica di Rfi Spa |
6 anni |
9 anni |
12 |
Fumi Alvaro |
Responsabile Istituto sperimentale della Direzione tecnica Rfi Spa |
6 anni |
9 anni |
13 |
Galloni Gilberto |
Ex amminstratore delegato di FS Logistica Spa |
assolto |
8 anni e 6 mesi |
14 |
Gobbi Frattini Daniele |
Responsabile tecnico e responsabile Commessa carri, della Cima riparazioni Spa |
6 anni e 6 mesi |
8 anni e 6 mesi |
15 |
Koennecke Uwe |
Responsabile Officina Jungenthal Gmbh |
9 anni |
9 anni |
16 |
Kogelheide Rainer |
Amministratore delegato Gatx Rail Germania |
9 anni e 6 mesi |
10 anni |
17 |
Kriebel Uwe |
Operaio addetto alla verifica con ultrasuoni dell'Officina Jungenthal |
8 anni |
6 anni e 8 mesi |
18 |
Lehmann Joachim |
Supervisore e responsabile esami non distruttivi presso Officina Jungenthal |
assolto |
8 anni e 3 mesi |
19 |
Linowski Peter |
Responsabile sistema manutenzione Gatx Rail |
9 anni e 6 mesi |
9 anni |
20 |
Maestrini Emilio |
Responsabile Direzione ingegneria, sicurezza e qualità di sistema di Trenitalia Spa |
6 anni e 6 mesi |
8 anni |
21 |
Mansbart Johannes |
Amministratore delegato Gatx Rail Austria |
9 anni |
10 anni |
22 |
Margarita Giulio |
Ex direttore Sistema gestione sicurezza circolazione treni ed esercizio ferroviario della Direzione tecnica di Rfi. Oggi dirigente ANSF |
6 anni e 6 mesi |
13 anni |
23 |
Marzilli Enzo |
Responsabile struttura direzione norme, standard, sviluppo e omologazione Rfi |
6 anni |
9 anni |
24 |
Mayer Roman |
Responsabile manutenzione flotta carri merci Gatx Rail Austria |
9 anni |
8 anni e 3 mesi |
25 |
Moretti Mauro |
Ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Spa, ed ex amministratore delegato di Rfi Spa |
7 anni |
16 anni |
26 |
Pacchioni Giuseppe |
Ex Direttore generale della Cima Riparazioni Spa |
7 anni |
assoluzione |
27 |
Pezzati Angelo |
Capo commessa settore carri e responsabile tecnico del reparto sale di Cima Riparazioni |
assolto |
8 anni |
28 |
Pizzadini Paolo |
Capo commessa settore carri e responsabile tecnico del reparto sale di Cima Riparazioni Spa |
6 anni e 6 mesi |
8 anni |
29 |
Rossi Stefano |
Ex responsabile Armamento Rfi |
assolto |
assoluzione |
30 |
Schroeter Andreas |
Tecnico di 2° livello e sostituto supervisore esami non distruttivi eseguiti da Uwe Kriebel nell'Officina Jungenthal Gmbh |
8 anni |
7 anni e 6 mesi |
31 |
Soprano Vincenzo |
Amministratore delegato di Trenitalia Spa ed ex amministratore delegato di FS Logistica Spa |
7 anni e 6 mesi |
8 anni |
32 |
Testa Mario |
Responsabile Armamento Rfi |
assolto |
5 anni |
33 |
Vighini Massimo |
Caposquadra reparto carri di Cima Riparazioni Spa |
assolto |
7 anni |
Imprese imputate per responsabilità amministrativa ex legge 231/2001 |
||||
Gatx Rail Austria |
sanzione pecuniaria pari a 400 quote del valore di 1.200 euro ciascuna – 480.000 Euro |
Sanzione amministrativa pari a un Milione di Euro per ciascuna impresa |
||
Gatx Rail Germania |
||||
Jungenthal Waggon |
||||
Trenitalia Spa |
sanzione pecuniaria pari a 700 quote del valore di 1.000 euro ciascuna – 700.000 Euro |
|||
Rfi Spa |
||||
Fs Logistica |
assolte |
|||
Fs Spa |
||||
Cima Riparazioni Spa |
||||
LEGITTIMITA’ RSA USI
U.S.I. - Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912
Udine Via G. Marchetti 46 33100 tel. 0432 1503360 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Federazione provinciale intercategoriale USI di Udine e Rsa Usi c/o SISECAM
Roma Largo Veratti 25, 00146 Fax 06/77201444 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ,
Milano Via Ricciarelli 37 tel. 02/54107087 fax 02/54107095 e mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Udine, 13 gennaio 2017
Alla Direzione aziendale SISECAM e ai loro consulenti legali
OGGETTO: LEGITTIMITA’ RSA USI ex art. 19 L. 300/1970 nuova formulazione, pacifico e non contestato esercizio da Usi e componenti Rsa Usi interna, diritti e agibilità sindacali di cui al titolo III Legge 300/1970 alla SISECAM.
Illegittimità condotta discriminatoria e antisindacale. Invito a desistenza condotte non conformi ai danni di Usi e componenti Rsa interna, preavviso di azioni di tutela in sede legale per repressione condotta antisindacale e di azioni risarcitorie per danno di immagine e denigrazione nei confronti del sindacato USI e della rappresentanza sindacale aziendale interna, legalmente e legittimamente costituita e operante.
LA USI Unione Sindacale Italiana, federazione intercategoriale locale di Udine, sede anche della federazione provinciale di categoria e nazionale del sindacato Usi Metalmeccanici, Industria e Costruzioni e riferimento dei componenti della Rsa Usi interna, legittimamente costituitasi dopo sottoscrizione di verbale di accordo di ottobre e novembre 2016 alla SISECAM (per passaggio di proprietà e adempimenti negoziali dalla Sangalli Vetro alla SISECAM), risponde alle comunicazioni pervenute dallo studio legale che segue l’azienda, respingendo in fatto e in diritto le argomentazioni, pretestuose e non corrispondenti alle ipotesi e condizioni reali, finalizzate ad impedire l’efficace, regolare e legittimo esercizio delle attività sindacali e della sottoscrizione di accordi in sede aziendale, che costituirebbero adempimento a impegni presi dalla Società nei precedenti incontri effettuati.
La legittimità della costituzione della Rsa interna Usi è data dall’applicazione coerente dell’articolo 19 nuova formulazione della Legge 300/1970, come adempimento ai criteri, indicazioni e principi interpretativi e attuativi posti dalla Corte Costituzionale in base alla sentenza 244 1996.
In detta sentenza, si ribadisce il concetto che il datore di lavoro non può scegliersi discrezionalmente i sindacati e le conseguenti rappresentanze con le quali trattare, dovendosi attenere a criteri di imparzialità e oggettività, nonché al fatto, innegabile nel caso concreto che ci riguarda, di aver già sottoscritto con la Vs. azienda il verbale di accordo citato, fatto che ha legittimato la costituzione anche in quell’azienda, della Rsa che ha firmato quell’accordo assieme all’Usi di cui è espressione interna organizzata e in rappresentanza della stragrande maggioranza del personale dipendente. In quell’accordo sono poi indicati altri aspetti, la cui attuale inadempienza e mancata ottemperanza datoriale, costituisce inadempimento a obblighi contrattuali.
Giova ricordare il fatto che da mesi, con prove facilmente documentabili a nostro favore, i dipendenti con le funzioni e incarichi di Rsa interna Usi alla SISECAM, hanno pacificamente e senza contestazione alcuna, esercitato i diritti sindacali di cui al titolo III dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970), quali permessi sindacali retribuiti, diritto di affissione e assemblee sindacali del personale retribuite in orario di lavoro.
Fatto e condizione che legittima e accredita formalmente e sostanzialmente, la Rsa interna Usi in azienda. Inoltre, si ribadisce la validità in generale della tutela costituzionale posta all’articolo 39 primo comma della vigente Costituzione Italiana (“l’organizzazione sindacale è libera”), per quanto riguarda la scelta organizzativa, nel caso di specie la Rsa, della forma di rappresentanza messa in opera ed esercitata in concreto, non avendo il datore di lavoro alcun potere né legittimazione, in termini di discrezionalità di imporre diverse scelte di forma di rappresentanza sindacale interna, su attivazione dei dipendenti.
Né è possibile, allo stato attuale della situazione, che si possa solo ipotizzare e men che mai chiedere a posteriori l’applicazione, in via interpretativa e non attinente ormai alla situazione in atto e in essere a nostro favore, di altre sentenze citate dai vostri consulenti legali (cfr sent. 231/2013 Corte Cost.), che riguarderebbero altre fattispecie e altre ipotesi, che non sono allo stato esistenti, avendo già sottoscritto la Usi e la Rsa, che di fatto è accreditata e di diritto esercita pacificamente le attività di cui alla Legge 300/1970, anche quale interlocutore in sede di trattative e relazioni sindacali industriali o negoziali, l’accordo e verbale che ne costituisce la legittimazione anche in termini di diritto. La contestazione, pretestuosa e tardiva ormai, a situazione nei fatti in essere e in atto, non può trovare accoglimento e considerazione, non essendo stata posta mesi fa, come condizione ostativa prima della sottoscrizione del verbale di accordo dell’ottobre-novembre 2016 con Usi e Rsa interna.
Si espone la vs. Società a ricorsi in sede legale sia di condotta antisindacale, che si azioni in sede civile di risarcimento dei danni all’immagine dell’Usi, nonché per il mancato adempimento degli impegni presi nel corso degli incontri svolti nell’ambito delle relazioni sindacali industriali con SISECAM con Usi e Rsa interna, impegni e obblighi che vi si chiede di onorare e rispettare, secondo i criteri di correttezza, buona fede, diligenza, posti dal nostro vigente codice civile (articoli 1175, 1375, 1340).
Si ricorda inoltre che in Italia, sono in vigore le convenzioni internazionali sottoscritte in sede OIL n° 87 e n° 98, che vietano atti discriminatori e che sono ratificati nella legge 367 del 1958.
Pertanto, si fa espresso invito alla Società di desistere da condotte non conformi, ai danni di Usi e componenti Rsa interna, nonché a rispettare gli impegni presi, senza ulteriori tentativi, tardivi, di delegittimazione di quanto è in essere come situazione sindacale nell’azienda a S. Giorgio di Nogaro, per la sottoscrizione di accordi in sede aziendale, a conclusione delle precedenti trattative svolte e della partecipazione attiva in sede di negoziazione da parte di Usi e di Rsa Usi interna, nonché per gli ulteriori adempimenti e segnalazioni in merito al rispetto delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e degli ambienti di lavoro, ai sensi del generale obbligo ex art. 2087 codice civile per la tutela piena ed efficace dei dipendenti, in maggioranza associati e organizzati con Usi, nonché degli obblighi di cui al Decreto Legislativo 81/2008.
Tanto vi era dovuto, a tutti gli effetti sindacali, contrattuali e di legge, quale diffida ad adempiere e come invito a desistenza da comportamenti discriminatori e antisindacali.
Si auspica che prevalga da parte dell’azienda, il senso di correttezza, buona fede e di ragionevolezza, che aveva contraddistinto l’avvio delle formali relazioni sindacali industriali. Distinti saluti
Per Usi e Rsa Usi interna Renato Grego Gabriele Rigo
I componenti della Rsa Usi interna alla SISECAM
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