Benvenuti sul sito dell'Unione Sindacale Italiana!
GIU LE ARMI
Ultimo aggiornamento Martedì 06 Maggio 2025 09:10 Scritto da Sandro Martedì 11 Marzo 2025 11:32
GIU LE ARMI
CONTRO IL MILITARISMO E IL RIARMO,
ALZIAMO I SALARI e ABBASSATE LE ARMI.
La Federazione di Roma e Provincia dell'Unione Sindacale Italiana Commercio Turismo & Servizi, in sigla USI CT&S Roma, aderisce alla manifestazione, No all’Unione Europea che si riarma, no alla difesa comune, la sicurezza è nel ripudio della guerra. L’effetto Serra nuoce alla pace, di sabato 15 marzo a Piazza Barberini.
Mentre La classe dirigente europea sceglie di indossare l’elmetto, gettando nuova benzina sul conflitto in Ucraina, arriva l’appello alla mobilitazione lanciato da Michele Serra per una manifestazione fintamente apartitica, alla quale hanno aderito sindaci e partiti sia di centro sinistra che di centro destra, di fatto intorno alla bandiera della peggiore Unione Europea, che invece di ascoltare la reale volontà popolare a sostegno della pace, taglia lo stato sociale e la sanità pubblica per finanziare l’industria delle armi e le guerre.
Per noi la Von der Leyen non è l’alternativa a Trump. Non si può aderire ad una manifestazione a sostegno di istituzioni totalmente al servizio dei padroni e delle multinazionali.
La manifestazione lanciata da Michele Serra è una manifestazione militarista, guerrafondaia e reazionaria!
Per questi motivi aderiamo alla manifestazione promossa da Potere al Popolo insieme ad altri partiti, sindacati, realtà sociali e dell'associazionismo, contro la deriva militarista, il riarmo e il sostegno alla guerra.
Mobilitiamoci contro questo governo reazionario e filo padronale attraverso manifestazioni e scioperi a sostegno dei salari, della sanità e della scuola pubblica, per il diritto alla casa e ad una pensione dignitosa.
La Segreteria USI CT&S di Roma
SEDE
Piazza G. Vallauri 16 - 00154 - Roma
Telefono: 3791734465
email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
pec: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Scioperiamo
Ultimo aggiornamento Martedì 04 Marzo 2025 11:03 Scritto da Sandro Martedì 04 Marzo 2025 10:57
LOTTO BOICOTTO SCIOPERO
8 Marzo 2025: SCIOPERO TRANSFEMMINISTA
8 marzo: h 15 Piazza Duca D'Aosta, Corteo cittadino
Lottiamo
CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE E DI GENERE,CONTRO LA VIOLENZA SISTEMICA E STRUTTURALE, CONTRO LE GUERRE E OGNI FORMA DI ATTACCO AI NOSTRI CORPI, CONTRO IL COLONIALISMO E IL CAPITALISMO.
Lottiamo per i nostri diritti: per un reddito di autodeterminazione universale, contro le molestie sul lavoro, a scuola, ovunque.
Lottiamo per il diritto universale alla salute e all’aborto.
Lottiamo per il finanziamento dei centri antiviolenza.
Lottiamo per un mondo senza frontiere dove le persone possano circolare liberamente.
Boicottiamo
IL CONSUMO DEI PRODOTTI E DELLE MARCHE CHE SUPPORTANO IL GENOCIDIO IN PALESTINA, IN CONGO, IN ROJAVA E IN TUTTO IL MONDO.
Il consumo non sostenibile che alimenta il cambiamento climatico che consuma il corpo della Terra.
Scioperiamo
DAL LAVORO PRODUTTIVO, RIPRODUTTIVO, DAI GENERI E DAI CONSUMI.
Se le nostre vite non valgono tanto da essere sistematicamente uccis*, violat*, molestat*, sottopagat*, invisibilizzat* noi scioperiamo.
Se “il patriarcato non esiste” e non vale la pena investire sulla prevenzione della violenza nelle scuole, noi scioperiamo!
Se la violenza sui nostri corpi viene usata per diffondere razzismo e controllo, giustificare zone rosse e una sicurezza fascista, noi scioperiamo!
|
||
n Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. https://nonunadimenomilanoblog.wordpress.com/ FaceBook: Non Una Di Meno - Milano Istagram: nonunadimeno.milano Twitter: @NonUnaDiMenoMI Canale Telegram: https://t.me/NonUnaDiMenoMilano |
|
Disastro ferroviario
Ultimo aggiornamento Martedì 04 Marzo 2025 11:05 Scritto da Sandro Martedì 04 Marzo 2025 10:50
Disastro ferroviario
di Pioltello, una sola condanna a 5 anni. Assolti Rfi e 7 imputati.
Sentenza vergognosa!
Nell’incidente, avvenuto il 25 gennaio 2018, tre donne persero la vita e un centinaio di viaggiatori rimasero ferite.
La sentenza di 1° grado sull’incidente di Pioltello è, a dir poco, vergognosamente disarmante!
Assoluzione di 7 imputati e unica condanna al capo manutentore: l’ennesimo capro espiatorio! Come se, per la strage ferroviaria di Viareggio, avessero condannato chi ha eseguito l’esame all’assile in 10 minuti con strumenti obsoleti!
Quell’assile della sala montata era criccato da tempo, da molto tempo, ma l’organizzazione del lavoro era, ed è, predisposta, al solo fine del risparmio, in barba alla sicurezza. Il sistema organizzativo del lavoro è deciso dai vertici, nella fattispecie, da quelli delle ferrovie.
Ancora una volta le ferrovie, in specifico Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha preferito non adottare misure idonee e adeguate a garantire la sicurezza di viaggiatori e pendolari subordinando la loro vita alle leggi del vil danaro ovvero del profitto.
A Pioltello avevano due stade da seguire: o limitare la velocità del treno pendolare a 30 km/h anziché farlo viaggiare a 120-130 km/h oppure intervenire in tempo reale con il personale della manutenzione. La prima non rientra nelle loro ‘corde vocali’ ovvero orarie, la seconda necessita di personale che non c’è, soprattutto, in occasione di interventi straordinari. Hanno deciso di seguire la terza via: quella che si affida alla buona sorte che stavolta ha provocato la perdita di tre vite umane con decine di feriti.
Come Associazione dei familiari delle 32 Vittime della strage di Viareggio, siamo sgomenti e indignati di fronte a questa sentenza, brutta copia di tante altre ma non fotocopia di quella di Viareggio: 15 anni infiniti di iter processuale ... ma uno straccio di giustizia lo abbiamo strappato! Prezioso perché, per la prima volta in Italia, sono stati condannati Amministratori delegati, presidenti e manager, delle società responsabili del disastro, tra cui le figure apicali dell’azienda di Stato (FSI)!
Ogni giorno, in ferrovia, accadono incidenti, guasti, criticità: la dimostrazione che il sistema non funziona, c’è tanto, troppo che non va, c’è la logica e la legge della produttività, del mercato e del profitto, che cancellano la salute e la sicurezza dei ferrovieri, degli operai delle ditte, dei viaggiatori, dei pendolari. Per Viareggio, così è stato, persino di uomini e donne, ragazze e bambini, che riposavano nelle proprie abitazioni.
Ai familiari delle Vittime e ai feriti la nostra solidarietà e l’augurio che abbiano forza e coraggio per superare anche i momenti difficili delle aule dei tribunali, un percorso lungo e devastante, che aggrava l’immenso dolore per la perdita dei nostri cari.
Associazione "Il Mondo che vorrei" (familiari delle 32 Vittime del 29 giugno 2009)
Viareggio, 27 febbraio 2025
Pagina 3 di 148